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origano

ORIGANUM VULGARE. Il nome origano è composto da due termini di origine greca: “oros”, che significa montagna, e “ganos”, che significa splendore, quindi “splendore della montagna”. Esso infatti nasce in altura, nelle zone più rocciose e impervie, rallegrando il paesaggio con il rosa acceso dei suoi fiori. Esiste una famosa leggenda che racconta l’origine di questa pianta. Si narra che presso il re di Cipro, viveva un giovane sensibile e gentile, il cui nome era Amaraco. Un giorno costui fu incaricato di portare presso la mensa del re, che intendeva meravigliare i suoi commensali, una preziosa ampolla contenente un unguento di fragrante profumo.

Quando Amaraco entrò nella stanza, inciampò malamente e l’ampolla gli cadde di mano andando in mille pezzi. Tanta fu la sua disperazione che morì di crepacuore. Gli dei rimasero commossi da tanta contrizione, e lo trasformarono nella pianta d’origano, attribuendogli la straordinaria fragranza dell’unguento che aveva in qualche modo provocato la sua morte. In passato si regalava alle ragazze che avevano patito una grave delusione d’amore e alle persone depresse o colpite da profondi dispiaceri . Si coltivava sia per gli usi di cucina sia come lenimento morale sia con lo scopo di talismano. Viene usato ancor oggi, in sacchetti da portare sul corpo o accuratamente conservati nelle stanze, per allontanare o annullare presunte influenze magiche maligne. Nell’Antica Grecia l’arbusto era considerato pianta apportatrice di pace e di felicità. Nell’ emblema della Medicina la cicogna porta un rametto dell’aromatico arbusto stretto nel becco, per curare il mal di stomaco, in base a una leggenda molto diffusa nel Medioevo. Il suo uso è continuato anche nei secoli successivi ma per lo più limitato alle regioni del Sud. In medicina veniva utilizzato grazie al suo profumo penetrante come disinfettante di ambienti durante le epidemie e bruciato in ampi bracieri insieme a timo e menta. La risalita dell'origano verso Nord è recente e, di fatto, coincide con la diffusione della pizza. E' stato soprannominato erba acciuga, perchè usato come aromatizzante nella preparazione della pasta di acciughe. E' un' erba simbolo del conforto.


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